Un Teatrominimo a Taranto.
Sarà inaugurato il 3 ottobre prossimo in via Venezia 16.
A volerlo, Stefano Zizzi (’78), attore teatrale, nato nel capoluogo ionico che, due anni fa, ha deciso di trasformare un deposito commerciale, acquistato per suo padre una ventina di anni fa e dismesso nel 2014, in uno spazio culturale.
“Era da qualche anno che ci pensavo- ci dice Stefano – perché qui a Taranto teatri così piccoli, l’ideale per sperimentare linguaggi nuovi, e lanciare progetti inediti, come fa il Fondo Verri a Lecce, non ce ne sono. Così nel 2017 ho iniziato a stendere un progetto. Una fatica enorme, visto che non avevo le competenze giuste. Ma preferivo fare da solo. E anche per i lavori non ho interpellato alcuna ditta. Per gli impianti mi ha dato una mano lo scenografo della mia Compagnia, che ha lavorato gratuitamente per due anni. Io, invece, mi sono occupato della ricerca fondi. Ho lanciato una campagna di crowdfunding e venduto un’ottantina tra biglietti e abbonamenti della stagione teatrale che faremo partire subito dopo l’inaugurazione. Trenta tra artigiani e commercianti locali che hanno creduto subito nel progetto e mi hanno offerto un piccolo contributo. Non ho mai chiesto aiuti alle istituzioni, ma spero che il 3 ottobre siano presenti il sindaco e l’assessore alla cultura che ho invitato”.
I numeri del teatro? Ventotto spettatori in ventotto metri quadri. Si tratta di un unico ambiente, con posti a sedere per il pubblico, un palco e un camerino per gli artisti, la regia, il botteghino, ma anche per il guardaroba, i servizi igienici, il bar e la libreria.
«Ciò che sicuramente lo differenzia da altri- commenta- è che è un ambiente disegnato da chi si occupa di teatro. Da diciotto anni, nel mio caso». E’ una casa per l’arte, interamente progettata da un artista e aperta a chiunque abbia un progetto valido da proporre.
Il teatro si affaccia su piazza Bino Gargano, che fu commediografo e riferimento sul territorio in campo teatrale. «Più che una coincidenza- confida il direttore artistico- mi piace pensare che sia un segnale. Questo locale fino a pochi anni fa era utilizzato come deposito di alimentari. Un giorno ho capito che qui potevo costruire qualcosa di speciale».
Cosa ci sarà in programma il 3 ottobre prossimo? “Sono previsti due momenti – ci annuncia Stefano – l’incontro riservato con giornalisti e addetti ai lavori alle 19.30 e alle 21. 00, l’apertura al pubblico con un concerto ad ingresso libero di musica irlandese su questo palco di soli 3×1,2 metri”.
Ripercorrendo la storia, Zizzi ricorda che nel 1927 l’architetto Arcangelo Speranza presentò un progetto per realizzare a Taranto il teatro Massimo, con una platea da 2.600 spettatori, ma non venne mai costruito. A più di novant’anni da quell’idea, ecco nascere un Teatro Minimo.
«Per fronteggiare quelle che mi auguro siano tante richieste- spiega ancora Stefano- abbiamo pensato di offrire spettacoli dal giovedì alla domenica, differenziando gli orari e studiando rassegne che possano incontrare gusti diversi Il giovedì la musica inedita acustica, il venerdì la prosa, il sabato pomeriggio il teatro per bambini, il sabato sera cabaret, la domenica mattina musica classica, la domenica sera musica jazz”. Progetti per le scuole, ma anche animazione per anziani. E poi mostre, proiezioni e presentazione di libri.
Niente è lasciato al caso. Solo per fare un esempio, nei prossimi mesi, anche l’angolo bar avrà la sua particolarità, in linea con la filosofia del luogo: solo alimenti e bevande provenienti da commercio equo e solidale.
“Immancabile una biblioteca o meglio, una libreria minima – aggiunge – una grande mensola che può ospitare fino a 200 volumi da scambiare: libro che prendi, libro che doni».
Minimi, oltre agli spazi, saranno anche i costi dei biglietti (10 euro inclusa la consumazione) o di abbonamento (si parte da 20 euro per tre spettacoli).
A supportare le attività saranno contributi volontari, crowdfunding, gadget, piccole pubblicazioni e, soprattutto, coloro che parteciperanno alle tantissime iniziative, in programma a partire da giovedì 10 ottobre. La prima parte della programmazione sarà anticipata in occasione della serata di apertura e sarà disponibile sul sito www.teatrominimotaranto.it e sulla pagina Facebook teatrominimo28.
“In futuro? Mi piacerebbe – conclude – vedere un teatrominimo diffuso in Puglia, cioè altri spazi come il mio, magari al rione Tamburi, perché non temo la concorrenza. Se vogliamo far crescere questo territorio dobbiamo darci da fare insieme. Gli ospiti che vorrei avere? Frassica, Arbore, e Rubini. Ma per ora meglio iniziare. Poi si vedrà”
Per ulteriori informazioni: Whatsapp 099.2230109.
Cinzia Ficco
Stefano Zizzi, nasce a Taranto nel 1978. Dal 2002 è attore di teatro, autore e regista, sceneggiatore e interprete di cortometraggi. Primo presidente dell’associazione “Enzo Barisciano” e fondatore della compagnia “Teatro perpiacere” con la quale, tra le altre, è andata in scena l’opera: “Vi rinnovo gli auguri”, scritta nel 2009 e diretta da Mimmo Spazioso.
Tra gli altri suoi spettacoli: “Quando non sai cos’è allora è Jazz”, ispirato a “Novecento” di Alessandro Baricco, “Sempre e per sempre”, storia dei cantautori, “Stefano Zizzi è polemico”. Nel 2015 esce il romanzo “Dormi con me stanotte” (Edit@), nel 2016-2017 organizza la rassegna “Metti una sera al mese” all’Auditorium Tarentum. Il 2019 è l’anno di “ALONE. uno spettacolo di e con, su, per, tra, fra Stefano Zizzi”. Socio di Libera (Associazioni, Nomi e Numeri Contro le Mafie), attualmente impegnato nella direzione artistica di Teatrominimo.
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