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Un orto, galline adottabili e sei ragazzi con disagio mentale. Ecco il Pollaio sociale

Un orto coltivato senza pesticidi, galline adottabili e sei ragazzi con un lieve ritardo mentale che raccolgono, puliscono e confezionano le loro uova.

Siamo nel Pollaio sociale di Toscanella di Dozza, ad una ventina di chilometri da Bologna: un progetto gestito dalla Cooperativa Seacoop, presieduta da Roberta Tattini,  nel centro La Tartaruga http://www.latartaruga.coop/, dove 25 ragazzi con disagio mentale non grave lavorano la ceramica, la cartapesta e realizzano bomboniere solidali.

“L’idea – spiega Simona Landi, 48 anni, di Imola – responsabile comunicazione – è venuta a Rosy, un’agronoma, impegnata alcuni anni fa con l’orto e la piccola serra che abbiamo. Si tratta di una iniziativa unica in Italia. Tanto che l’anno scorso abbiamo registrato il progetto e il marchio. Chi vuole riproporlo in altri territori, infatti, dovrà  versare una quota annuale di 800 euro a fronte dell’uso del marchio e della consulenza nell’avviamento,  e rispettare le nostre linee guida Quindi può fare richiesta un soggetto del terzo settore impegnato con soggetti fragili, che abbia uno spazio aperto di una determinata grandezza, dove le galline, circondate da un pascolo recintato, siano libere di razzolare e cibarsi in modo autonomo con mangime bilanciato e verdure fresche. Ci stanno arrivando richieste dalla Romagna, Emilia e Lombardia.

Ma vediamo nel dettaglio il progetto.

“Con 95 euro l’anno – chiarisce Simona – si ha la possibilità di adottare una gallina e venire qui a ritirare circa 250 uova l’anno. Dico circa, perché il numero varia in base al ciclo naturale di deposizione legato alle stagioni o a eventuali eventi stressanti. Non spediamo le uova, perché vogliamo che i ragazzi incontrino gli adottanti. In tutto ci sono 70 galline, tutte adottate. Le prime 35 erano ovaiole e covavano uova rosse. Le altre 35, che abbiamo aggiunto a maggio scorso in un altro pollaio attiguo, sono livornesi e fanno le uova bianche. Ora ci sono 50 adottanti in lista d’attesa. Con molta probabilità ingrandiremo ulteriormente il pollaio”.

I ragazzi che lavorano nel pollaio sociale, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, sono: Filippo, Simone, Alice, Arianna, Mandi e Giorgia.

“Sono entusiasti – aggiunge Simona –  li abbiamo responsabilizzati, hanno fatto nuove amicizie e aspettano con ansia i loro clienti. Lavorano nel pollaio dal lunedì al venerdì per un’ora ogni giorno e per ritirare le uova, pulirle e confezionarle in scatole con il logo del progetto. Per altri compiti, come cambiare la paglia e pulire l’orto, hanno scadenze diversificate. Il 14 dicembre prossimo saranno presenti al mercatino che organizzeremo per vendere magliette, borracce, borse e autofinanziarci. L’evento si chiama: Galline alla riscossa https://www.facebook.com/pollaiosociale/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARCG6qUOzKvrWgIM7rYEmliQ0qUAvHEycCj4HIb11wGbYlkWnCbnUKaHhkfC6f4dXEQ9G7BlDfPpVlcz. Vi aspetto”

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Written by Cinzia Ficco

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